Cara Amministrazione comunale:
1 - Il nuovo presidente dell'Azienda Servizi Comunali (A.S.C.) proviene da Brescia. Chiediamo: nel nostro territorio comunale non si è trovata una persona all'altezza di dirigere qull'Azienda? Noi pensiamo che una caratteristica importante per svolgere quel ruolo sia anche la conoscenza del territorio.
2 - A quali criteri si è ispirata l'Amministrazione comunale nella scelta dei rappresentanti in Consiglio d'amministrazione? Non era forse il caso di richiedere competenze dichiarate e certificabili?
3 - Si ritiene opportuno emendare lo Statuto dell'Azienda per inserire una rappresentanza della minoranza nel Consiglio di Amministrazione? Ora non c'è e la democrazia ha delle regole elementari.
A meno che si voglia gestire tutto in ... famiglia.
PD Calcinato
Calendario
domenica 30 ottobre 2011
giovedì 13 ottobre 2011
L'incoerenza tra promesse e fatti
Il degrado che ormai da troppi anni corrode i luoghi della rappresentanza e le istituzioni del nostro Paese, si è fatto via via sempre più insopportabile.
Ciò nonostante, continuiamo a coltivare la passione per la politica, per il ruolo essenziale ed insostituibile che le appartiene, per il dovere ineludibile di riscoprirne la nobiltà.
Coltiviamo, in definitiva, la speranza di un riscatto. Riscatto che sarà possibile se nascerà e si consoliderà prima di tutto nelle comunità locali; se il bene comune ritornerà ad essere la misura e la finalità dell'impegno politico; se la generosià, l'etica della responsabilità, la trasparenza e la coerenza saranno il fondamento della disponibilità di ciascuno ad amministrare la "cosa pubblica".
Con e per queste convinzioni ricominciamo da qui, dal paese in cui viviamo, lavoriamo, intrecciamo le relazioni amicali, parentali, sociali.
Da queste convinzioni deriva l'impegno ad essere esigenti con noi stessi e con gli altri, con noi che a Calcinato siamo schieramento politico di opposizione e con coloro che a Calcinato ci governano.
Essere opposizione, per noi, significa controllare, stimolare, esprimere proposte alternative ma dire anche "si" quando ciò corrisponda agli interessi della nostra comunità.
Governare significa invece realizzare il programma presentato agli elettori e posto a vincolo del mandato amministrativo; essere in definitiva fedeli alle promesse date.
Ed è proprio sul nodo cruciale della coerenza tra parole e fatti che intendiamo soffermarci e sollecitare l'attenzione dei calcinatesi, traendo lo spunto, per altro, dal proposito di redigere una "Relazione di metà mandato con verifica dell'attuazione del programma" chiaramente espresso dall'amministrazione comunale sia nel programma elettorale che di insediamento istituzionale.
Non sappiamo se ci sarà dato di leggere questa relazione. Nutriamo seri dubbi al riguardo.
Dubbi alimentati dalla constatazione dello scarto tra quanto si era promesso di fare e quanto effettivamente è stato realizzato. Un'asimmetria sconsolante oltre che imbarazzante. Vediamo perchè. Ad eccezione dei lavori di ordinaria manutenzione, non c'è traccia di un'opera pubblica degna di questo nome. Un risultato più unico che raro negli annali della nostra storia, dal dopoguerra ad oggi.
Il Piano di Governo del Territorio (P.G.T.), destinato a sostituire il Piano Regolatore Generale (P.R.G.), è in alto mare, avvolto nelle nebbie della disinformazione, nonostante da un anno e mezzo a questa parte si succedano ripetuti e sconcertanti annunci di una sempre imminente adozione. Si tratta dello strumento fondamentale per la gestione del territorio, per la salvaguardia delle bellezze naturali, per la previsione di infrastrutture ed opere pubblice, per dare concrete risposte alle esigenze dei cittadini in materia urbanistica ed edilizia.
Le iniziative previste in tema di ambiente ed ecologia sono rimaste sulla carta. L'unica realizzazione è stata l'apertura di una nuova discarica! "Impedire l'apertura di nuove discariche e mantenere una corretta e puntale informazione ai cittadini sulla tematica". Questa era stata la solenne promessa elettorale della nostra amministrazione comunale. C'è bisogno di commenti?
Negli ambiti del sociale, dell'istruzione, delle politiche giovanili, della cultura, delle attività produttive, dello sport, della sicurezza, della comunicazione nuove tecnologie, sarebbe problematica e faticosa la ricerca di apprezzabili interventi sulla scia delle enunciazioni programmatiche. Basta leggere "Calcinato Informa", foglio di informazione amministrativa del comune di Calcinato, per averne diretta, autorevole ed insospettabile conferma.
Ma c'è di più. E' ormai comune la percezione che Calcinato sia diventato un paese un pò disordinato. Di un disordine del quale, purtroppo, la diffusa sporcizia è solo uno degli aspetti. Un campanello di allarme da non sottovalutare. Se il degrado non lo si arresta all'inizio del suo manifestarsi, diventa sempre più diffice e costoso contrastarlo.
A questa situazione, non proprio incoraggiante sotto ogni profilo, si contrappone l'inesauribile "presenzialismo" dei nostri amministratori comunali. Non c'è manifestazione od evento, dai più significativi a quelli più trascurabili, ai quali non partecipino in forza, a titolo "personale" o in forma ufficiale, quasicchè il contatto con la gente potesse esorcizzare la pochezza dell'azione amministrativa.
C'è una significativa coincidenza tra la condizione del governo nazionale e la nostra amministrazione nel rapporto risultati - cura dell'immagine: la certa prevalenza di quest'ultima. A ciò si aggiunga l'impressione, che tende a sconfinare nella convinzione, di un modo di amministrare confuso, scoordinato, con venature di pressapochismo.
Illuminante, a questo proposito, è la vicenza del mancato appalto della gestione della rete di gas metano, costato al comune di Calcinato una minore entrata di circa un milione e cinquecento mila euro. Un'incredibile e grave negligenza negata con protervia, nonostante la solare evidenza del fatto. C'è da chiedersi quanti altri costi dovrà sostenere la nostra comunità se non si recupererà la necessaria competenza amministrativa.
Non possiamo permetterci il lusso di simili o anche minori distrazioni. Ancor più in un momento nel quale i provvedimenti economici del governo stanno letteralmente strangolando le finanze degli enti locali. Con tutte le emergenze che questi saranno chiamati a fronteggiare nei prossimi mesi, massiciamente nell'ambito dei servizi alle persone.
Tutto ciò alla faccia dei proclami sull'autonomia e sul federalismo fiscale che la Lega Nord blatera da anni. Ma anche della negazione o sottovalutazione della gravità della crisi economica che per tre anni sono state avvalorate dalle più alte cariche di governo.
C'è un'affinità politica tra il governo nazionale e nostra amminstrazione comunale: stessi partiti, stessi riferimenti culturali. Speriamo di non dover fare i conti con le stesse anomalie che hanno determinato ed assecondano il tramonto della loro devastante stagione politica. L'allusione meno incerta è volta alla latente tentazione o tendenza ad introdurre a livello locale il professionismo politico, il mestiere del far politica, magari con venature di conflitti di interessi.
A Calcinato, tutti insieme, vorremmo meritare di più e di meglio.
Ciò nonostante, continuiamo a coltivare la passione per la politica, per il ruolo essenziale ed insostituibile che le appartiene, per il dovere ineludibile di riscoprirne la nobiltà.
Coltiviamo, in definitiva, la speranza di un riscatto. Riscatto che sarà possibile se nascerà e si consoliderà prima di tutto nelle comunità locali; se il bene comune ritornerà ad essere la misura e la finalità dell'impegno politico; se la generosià, l'etica della responsabilità, la trasparenza e la coerenza saranno il fondamento della disponibilità di ciascuno ad amministrare la "cosa pubblica".
Con e per queste convinzioni ricominciamo da qui, dal paese in cui viviamo, lavoriamo, intrecciamo le relazioni amicali, parentali, sociali.
Da queste convinzioni deriva l'impegno ad essere esigenti con noi stessi e con gli altri, con noi che a Calcinato siamo schieramento politico di opposizione e con coloro che a Calcinato ci governano.
Essere opposizione, per noi, significa controllare, stimolare, esprimere proposte alternative ma dire anche "si" quando ciò corrisponda agli interessi della nostra comunità.
Governare significa invece realizzare il programma presentato agli elettori e posto a vincolo del mandato amministrativo; essere in definitiva fedeli alle promesse date.
Ed è proprio sul nodo cruciale della coerenza tra parole e fatti che intendiamo soffermarci e sollecitare l'attenzione dei calcinatesi, traendo lo spunto, per altro, dal proposito di redigere una "Relazione di metà mandato con verifica dell'attuazione del programma" chiaramente espresso dall'amministrazione comunale sia nel programma elettorale che di insediamento istituzionale.
Non sappiamo se ci sarà dato di leggere questa relazione. Nutriamo seri dubbi al riguardo.
Dubbi alimentati dalla constatazione dello scarto tra quanto si era promesso di fare e quanto effettivamente è stato realizzato. Un'asimmetria sconsolante oltre che imbarazzante. Vediamo perchè. Ad eccezione dei lavori di ordinaria manutenzione, non c'è traccia di un'opera pubblica degna di questo nome. Un risultato più unico che raro negli annali della nostra storia, dal dopoguerra ad oggi.
Il Piano di Governo del Territorio (P.G.T.), destinato a sostituire il Piano Regolatore Generale (P.R.G.), è in alto mare, avvolto nelle nebbie della disinformazione, nonostante da un anno e mezzo a questa parte si succedano ripetuti e sconcertanti annunci di una sempre imminente adozione. Si tratta dello strumento fondamentale per la gestione del territorio, per la salvaguardia delle bellezze naturali, per la previsione di infrastrutture ed opere pubblice, per dare concrete risposte alle esigenze dei cittadini in materia urbanistica ed edilizia.
Le iniziative previste in tema di ambiente ed ecologia sono rimaste sulla carta. L'unica realizzazione è stata l'apertura di una nuova discarica! "Impedire l'apertura di nuove discariche e mantenere una corretta e puntale informazione ai cittadini sulla tematica". Questa era stata la solenne promessa elettorale della nostra amministrazione comunale. C'è bisogno di commenti?
Negli ambiti del sociale, dell'istruzione, delle politiche giovanili, della cultura, delle attività produttive, dello sport, della sicurezza, della comunicazione nuove tecnologie, sarebbe problematica e faticosa la ricerca di apprezzabili interventi sulla scia delle enunciazioni programmatiche. Basta leggere "Calcinato Informa", foglio di informazione amministrativa del comune di Calcinato, per averne diretta, autorevole ed insospettabile conferma.
Ma c'è di più. E' ormai comune la percezione che Calcinato sia diventato un paese un pò disordinato. Di un disordine del quale, purtroppo, la diffusa sporcizia è solo uno degli aspetti. Un campanello di allarme da non sottovalutare. Se il degrado non lo si arresta all'inizio del suo manifestarsi, diventa sempre più diffice e costoso contrastarlo.
A questa situazione, non proprio incoraggiante sotto ogni profilo, si contrappone l'inesauribile "presenzialismo" dei nostri amministratori comunali. Non c'è manifestazione od evento, dai più significativi a quelli più trascurabili, ai quali non partecipino in forza, a titolo "personale" o in forma ufficiale, quasicchè il contatto con la gente potesse esorcizzare la pochezza dell'azione amministrativa.
C'è una significativa coincidenza tra la condizione del governo nazionale e la nostra amministrazione nel rapporto risultati - cura dell'immagine: la certa prevalenza di quest'ultima. A ciò si aggiunga l'impressione, che tende a sconfinare nella convinzione, di un modo di amministrare confuso, scoordinato, con venature di pressapochismo.
Illuminante, a questo proposito, è la vicenza del mancato appalto della gestione della rete di gas metano, costato al comune di Calcinato una minore entrata di circa un milione e cinquecento mila euro. Un'incredibile e grave negligenza negata con protervia, nonostante la solare evidenza del fatto. C'è da chiedersi quanti altri costi dovrà sostenere la nostra comunità se non si recupererà la necessaria competenza amministrativa.
Non possiamo permetterci il lusso di simili o anche minori distrazioni. Ancor più in un momento nel quale i provvedimenti economici del governo stanno letteralmente strangolando le finanze degli enti locali. Con tutte le emergenze che questi saranno chiamati a fronteggiare nei prossimi mesi, massiciamente nell'ambito dei servizi alle persone.
Tutto ciò alla faccia dei proclami sull'autonomia e sul federalismo fiscale che la Lega Nord blatera da anni. Ma anche della negazione o sottovalutazione della gravità della crisi economica che per tre anni sono state avvalorate dalle più alte cariche di governo.
C'è un'affinità politica tra il governo nazionale e nostra amminstrazione comunale: stessi partiti, stessi riferimenti culturali. Speriamo di non dover fare i conti con le stesse anomalie che hanno determinato ed assecondano il tramonto della loro devastante stagione politica. L'allusione meno incerta è volta alla latente tentazione o tendenza ad introdurre a livello locale il professionismo politico, il mestiere del far politica, magari con venature di conflitti di interessi.
A Calcinato, tutti insieme, vorremmo meritare di più e di meglio.
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